8° Prova del Gran Premio FIDAL Milano Cross – Senago (MI)

UNO STORMO DI RONDINI DAL PETTO VIOLA
LA P.B.M. NON PERDE IL GUSTO DELLA VITTORIA
1° SOCIETA’ NEL CROSS DI SENAGO
NELLE RAGAZZE 1998:
1° CHIARA DE BENEDETTO 3° ALICE POSENATO
NEI RAGAZZI 1999: 1° DAVIDE BOGANI
NELLE RAGAZZE 1999: 3° ILARIA BRAGGION
NELLE ESORDIENTI 2000: 3° CHIARA PEDRINELLI
NELLE ESORDIENTI 2003: 3° MISIA GIUSSANI

Domenica 20 marzo, a Senago,  8° ed ultima Prova del Gran Premio FIDAL Milano di Cross. Per l’occasione e per la bella giornata primaverile, uno “stormo di rondini dal petto viola, cinguettante e svolazzante” si è posato sui prati adiacenti la pista d’atletica di Senago. Le prime “rondini a spiccare il volo” sono stati gli Esordienti 2005, sulla distanza di 400 m, i loro bei “volteggi” li hanno fatti giungere al traguardo: Riccardo Visconti 4° e Marco Riboldi 12°. Negli Esordienti 2004, sulla distanza di 400 m, un trio con a capo Matteo Di Benedetto, ci letizia con le loro “acrobazie”, sino a concludere: Matteo 4°; Lorenzo Meroni 13° e Davide Majer 29°. Nelle Esordienti 2003, sulla distanza di 400 m, un quartetto molto “intonato” con una splendida solista: Misia Giussani, ci regala un bel “cinguettio” sino sul traguardo, tagliato in 3° posizione da Misia; 7° Emma Rognoni; 17° Francesca Bandera e 19° Letizia Longoni. Negli Esordienti 2003, sulla distanza di 400 m, un nutrito gruppo di “rondini giocherellone”, si destreggia con belle e rapide “virate” sulle numerose curve del tracciato sino a concludere: Alessandro Malvezzi 5°; Gabriele Patella 6°; Gabriele Boga 17°; Sylvain De Col 19°; Luca Favretto 20°; Andrea Milo 29°; Davide Poloni 31° e Matteo Sapio 34°. Nelle Esordienti 2002; sulla distanza di 400 m, si distingue per il suo bel “battito d’ali” che la porta a tagliare il traguardo 4° Martina Oggioni, seguita dalla compagna 14° Giulia De Ponti. Negli Esordienti 2002, sulla distanza di 400 m, un bel “volteggio” di coppia lo eseguono: Gabriele Viggiani 6° e Edoardo Visconti 8°. Negli Esordienti 2001, sulla distanza di 750 m è Giacomo Giussani a cercare di farsi onore concludendo 15°. Nelle Esordienti 2000, sulla distanza di 750 m, un bel gruppetto di “rondini” con alla testa: Chiara Pedrinelli, si fa largo, concludendo il loro bel “volo”: Chiara 3°; Camilla Crivellaro 6°; Valentina Malvezzi 11°; Asja Mosconi 16°; Martina Rossi 19° e Claudia Crispiani 20°. Negli Esordienti 2000, sulla distanza di 750 m, un bel “duetto cinguettante”, cerca di raggiungere un “posto al sole” e conclude il suo impegno: Ricardo Santini 12° e Andrea Montagner 16°. Nelle Ragazze 1999, sulla distanza di 1050 m, un trio di ottimi “esemplari, volano” sul gruppo con bella destrezza e concludo “planando” sul traguardo: ILaria Braggion 3°; Anna Mita 5° e Paola Arcolin 6°. Nei Ragazzi 1999, sulla distanza di 1050 m, uno splendido esemplare di “rondine” dal cuore impavido: Davide Bogani, “vola maestosa” con grande abilità: “vira” nelle curve, accelera nei rettilinei per poi “salire in alto e scendere in picchiata” sbaragliando tutti gli avversari e mostrare orgoglioso il petto viola al traguardo, tagliato al 1° posto. Nelle Ragazze 1998, sulla distanza di
1050 m, sei ottimi esemplari capitanati da un trio di “rondini detto delle meraviglie”: Chiara Di Benedetto, Alice Posenato ed Elena Longoni, per l’eleganza dei “volteggi in volo, per l’impavidità nelle virate e nelle picchiate”. Su tutte è Chiara che giocando con i suoi “volteggi” sino sul rettilineo d’arrivo, supera, poi, in accelerazione, con una dimostrazione di forza fisica e morale non comune, tutte le avversarie concludendo a petto “viola” gonfio d’orgoglio, 1°; non meno gonfi i petti altrettanto viola di: Alice 3°; Elena 4°; Sara Bruscagin 10°; Sara Rebosio 12° e ILaria Longhin 16°. Nei Ragazzi 1998, sulla distanza di 1050 m, un trio di “rondini” dalle belle speranze, cerca di non sfigurare nel confronto delle compagne di pari età e in parte vi riesce, concludendo la loro performance: Alberto Mariani 7°; Giulio Di Turi 8° e Carlo Visconti 9°. Nelle Cadette 1996/97, sulla distanza di 1900 m, una “rondine”: Aurora Iorio, che per le lunghe leve sembra quasi un “airone”, si destreggia comunque con abilità, tra le numerose curve “secche”, e conclude degnamente la sua bella “trasvolata”: 4°.
Articolo di Michele Castaldo